Trattiamo il dolore nel Trauma!

14.02.2009 11:02

 

FORM on LINE: LO PUOI DARE ANCHE PER OS, MA DALLO L'ANALGESICO! -

Spesso i pazienti con un trauma (siano essi bambini o adulti) e un dolore muscolo-scheletrico non ricevono un trattamento per il dolore. I motivi sono tanti e spesso si tratta di banali barriere culturali. Il trattamento del dolore, invece, è una parte essenziale della gestione del trauma, viene raccomandata praticamente da tutte le autorità scientifiche, ed è persino semplice e rapida! Non è questo l’argomento di un interessante articolo sulla gestione del dolore nei pazienti traumatizzati comparso nel numero di Dicembre 2008 della rivista ufficiale della Society for Academic Emergency Medicine, ma valeva la pena ribadirlo.

Chi usa gli oppioidi per gestire il dolore nel trauma solitamente sceglie la via endovenosa. Si somministrano piccoli boli ripetuti fino a raggiungimento del controllo del dolore (una dose comune nel dolore muscolo scheletrico moderato-severo è 0.1 mg/kg). Gli effetti collaterali riportati in letteratura sono minimi. Un problema che può essere sollevato in questa pratica è il tempo necessario per prendere un accesso venoso. Questo non riguarda ovviamente i pazienti emodinamicamente instabili o più critici, nei quali il problema deve essere risolto per altri motivi, ma piuttosto quelli ‘tranquilli’ dove normalmente non si posiziona una cannula.

Dato che gli oppioidi si possono dare anche per OS, in questo studio pubblicato su AEM Journal si è confrontato l’impiego dell’analgesico per OS (oxicodone, 0.125 mg/kg) e in vena (morfina solfato 0.1 mg/kg) per il trattamento iniziale in PS del dolore muscolo-scheletrico. L’occhio era puntato sui tempi di esecuzione dell’ordine terapeutico, l’inizio della risposta analgesica e l’efficacia analgesica delle due vie di somministrazione. Sebbene i risultati di questo studio (prospettico randomizzato, 328 soggetti, età superiore a 6 anni) mostrano che la strategia orale non è quella preferita dal paziente che vede ritardato l’effetto analgesico (30 minuti versus 10 minuti con la morfina), sta di fatto che in presenza di problematiche relative all’accesso venoso la somministrazione per os rappresenta comunque una valida alternativa perché l’effetto finale, sebbene ritardato, era equivalente. Questo è vero anche perché se si sommano i tempi necessari tra ordine, esecuzione ed effetto farmacologico, ecco che con la morfina ev si devono aggiungere 20 minuti mentre per la terapia orale solo 8 minuti, per cui alla fine il tempo per la comparsa dell’analgesia era di poco differente.

 

Miner JR, Moore J, Gray RO,  Skinner L and Biros MH. Oral versus Intravenous Opioid Dosing for the Initial Treatment of Acute Musculoskeletal Pain in the Emergency Department. Academic emergency medicine 2008; 15:1234–1240

 

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