Un pizzico di steroidi nella Sepsi di Mauro Fallani
FORM on LINE: CORTISONE nello SHOCK - Commento di Mauro Fallani, direttore U.O. Pronto Soccorso e Medicina d’urgenza, ASUR Marche Fano -
Il primo intervento, il più urgente!, da instaurare nello shock settico è la somministrazione di fluidi e il supporto vasopressorio. L’aggiunta della terapia steroidea è però molto diffusa, sebbene la letteratura riporti un beneficio solo nei pazienti persistentemente ipotesi dopo la rianimazione volemica e con vasopressori o in quelli con basso livello di cortisolo e non sensibili all’infusione di corticotropina. Gli autori di questo studio hanno valutato i benefici dell’aggiunta di idrocortisone (50 mg x 4/die per 5 giorni) in uno studio randomizzato versus placebo che ha arruolato 499 soggetti con shock settico. I risultati di questa ricerca non documentano alcun vantaggio sulla sopravvivenza o reversibilità dello shock nei pazienti trattati con steroidi, neanche nei non-responder alla corticotropina.
Sprung CL et al. Hydrocortisone therapy for patients with septic shock. NEJM 2008; 358: 111
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(Dedicated to the Wise-Man R.SJV)
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