BLS: Chest-Only Compression > Standard CPR ? Un equazione irrisolta. ALBERTO Gianfrancesco, MD - DEA Mauriziano di Torino

BLS: Chest-Only Compression > Standard CPR ? Un equazione irrisolta. ALBERTO Gianfrancesco, MD - DEA Mauriziano di Torino

Quelli del comitato editoriale di NEJM ci hanno preso gusto a pubblicare lavori sulla rianimazione cardiopolmonare. E meno male!, perché si sentiva il bisogno di avere prove scientificamente solide sulla nostra pratica quotidiana nella gestione dell’arresto cardiaco secondo i protocolli ACLS. 

 
Già, perché molte delle tecniche poggiano su prove scientifiche in molti casi deboli e talvolta solo sul consenso di esperti.
 
Le ricerche sul campo si sono concentrate prevalentemente sull’arresto cardiaco extra-ospedaliero, che rappresenta la sfida più ardua dal punto di vista epidemiologico (la stragrande maggioranza degli arresti cardiaci avviene al di fuori di strutture sanitarie), gestionale (che cosa si può e deve far fare al personale non sanitario presente sul posto per migliorare la probabilità di sopravvivenza) ed educativo (come si riesce a spiegare rapidamente come effettuare efficacemente la corretta sequenza di ventilazioni e compressioni).
 
In particolare, la domanda più di moda è: la tecnica classica di rianimazione cardiopolmonare (CPR) che prevede la sequenza di compressioni e ventilazioni è superiore a quella che prevede le sole compressioni?
 
Due studi prospettici randomizzati, condotti da un gruppo anglo-americano e da uno svedese cercano di rispondere a questa domanda.
 
Il disegno di entrambi gli studi, le metodologie adottate, l’ipotesi di partenza riguardo alla differenza in sopravvivenza attesa, circa il 3%, tra il gruppo che riceveva compressioni e ventilazioni e quello che riceveva solo le compressioni sono del tutto simili così come l’outcome primario: sopravvivenza alla dimissione dall’ospedale o sopravvivenza a 30 giorni.
 

Risultati

 
Non ci sono differenze statisticamente rilevanti tra le due modalità, anche se una tendenza non statisticamente significativa per la modalità sole compressioni (sopravvivenza maggiore dell’1,5% circa) è emersa in entrambi gli studi. 
 

Conclusioni degli studi

 
La modalità “solo compressioni” è una metodica di CPR perlomeno “non inferiore” alla modalità standard (effettuata da personale non sanitario e non  preventivamente addestrato) per il trattamento dell’arresto cardiaco extra-ospedaliero, testimoniato o no.
 

Considerazioni critiche

 
La numerosità del campione in entrambi gli studi non era sufficiente a misurare statisticamente una differenza di sopravvivenza dell’1,5% circa, e perciò il valore probante di entrambi gli studi è limitato.
 
Entrambi gli studi sono stati disegnati prima dell’introduzione delle linee guida 2005 sulla CPR e, perciò, entrambi prevedono un rapporto compressioni/ventilazioni di 15:2, presumibilmente meno efficace del rapporto 30:2.
 
Quindi? Un fallimento? No, certamente no. Complimenti agli autori, anzi, perché   hanno provato a rispondere al quesito in modo serio e con un disegno rigoroso. Il non esserci riusciti fa parte del gioco. 
 
Nondimeno bisognerà pensare a mettere in piedi un trial prospettico randomizzato di numerosità adeguata sulla scorta di quanto appreso da questi due studi, per rispondere al quesito di partenza, partendo appena pubblicate le nuove linee guida previste fra un paio di mesi.
 

Gianfrancesco ALBERTO, Dirigente Medico Medicina d’Urgenza DEA Mauriziano, Torino, Editorial board MedEmIt, ha commentato: 1) Compression-Only CPR or Standard CPR in Out-of-Hospital Cardiac Arrest. N Engl J Med. 2010; 365(5):434-442; 2) CPR with Chest Compression Alone or with Rescue Breathing. N Engl J Med. 2010; 365(5):423-433

 

Cerca nel sito

(Dedicated to the Wise-Man R.SJV) 

 "I am working hard, I am carefully preparing my next error"  - "Sto lavorando duro per preparare il mio prossimo errore"

Bertolt Brecht 

 SEGUICI ANCHE SU... Follow MedEmIt on Twitter

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

MedEmIt ti aiuta? Aiuta MedEmIt!!!

Aiutaci a mantenere questo Sito. Dai quello che puoi! Siamo tanti e con pochi euro da tutti riusciremo a farlo! 

 

 Fai la tua DONAZIONE in modo sicuro online tramite Pay Pal o Carta di credito (clicca sul pulsante "donazione")

   

 

 

o in Banca tramite IBAN 

IT 56 T  05390  03000  000000091682

Banca popolare dell’Etruria e del Lazio - Agenzia 1, Perugia - Intestato a “Medicina d’Emergenza Italia – MedEmIt” 

 

 
MedEmIt La Stazione della formazione in Medicina d'urgenza